La caverna la prima forma di casa
Nell’età paleolitica (20.000 – 5000 a.C.) i nostri antenati hanno elaborato l’idea di trovare un rifugio per difendersi dalle insidie della natura e dagli animali feroci. In assenza di tecniche costruttive l’uomo di quel tempo ha utilizzato come dimora tutto ciò che l’ambiente circostante rendeva disponibile: cespugli, alberi cavi, buchi nel suolo o caverne.
Già nelle caverne i nostri antenati si riparavano cercando protezione e punti di riferimento nei luoghi per loro più facilmente accessibili.
Iniziarono a “riempire” le loro “case” con segni e disegni che raccontavano la loro storia, il grado di evoluzione personale e sociale che essi avevano raggiunto.
Al significato di rifugio sicuro si aggiunse presto quello di spazio dove poter esprimere ciò che era per loro più importante: le pareti delle caverne divennero espressione, narrazione, specchio dei contenuti affettivi, simbolici, comunitari e dunque riflesso del mondo interno ed esterno